" ...Se ti dico che la Città cui tende il mio viaggio
è discontinua nello spazio e nel tempo,
ora più rada ora più densa, tu non devi
credere che si possa smettere di cercarla.
Forse mentre noi parliamo sta già affiorando..."
I.Calvino, le Città Invisibili
Come l’atlante del Gran Kan contiene le carte delle terre promesse, visitate nel pensiero ma non ancora scoperte o fondate, così il viaggio nelle terre dell’Oriente e del Mediterraneo contiene terre e spazi inesistenti, manifestazioni embrionali di architetture in metamorfosi.
Una di queste “terre del domani” si chiamerà “mondo-equo” un progetto che nasce per far pensare, per criticare, per contraddire.
Un’ immagine in deframmentazione ispirata ai controsensi degli spazi di confine, luogo emarginato, spazio di nessuno; inesistente ma che appartiene ad ognuno di noi.
La sua forma come fosse materia organica, metabolizzando spazi vuoti, si modifica, si accresce e poi scompare.
E’ uno spazio della precariètà e in esso tutto ha senso in quanto temporanea manifestazione.
La sua materia è scarto, oggetti che nessuno vuole, composti e assemblati ad arte diventano l’involucro di un contenitore icona di un mondo del paradosso.
Un progetto di www.arquadro.it
[Arch]2Dante Antonucci x Laura Crognale
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