martedì 22 maggio 2007

ANIMA MUNDI


SUONI E VISIONI DAL MONDO

si auspica con il suo operato di contribuire affinche’ l’Anima

possa tornare ad abitare e ispirare il mondo,

e cioè il corpo, la mente e il cuore di ognuno di noi.

Possa tutta la follia cieca e distruttiva

dell’uomo verso se stesso e verso il mondo che lo ospita

tramutarsi in una nuova consapevolezza sensibile,

in benefica Arte creativa, in musica, incanto, movimento solidale,

danzad’Amore.

In occasione dell’appuntamento “TUTTA UN’ALTRA COSA” fiera nazionale del Commercio Equo e Solidale, che si terra’ il 15,16,17 Giugno 2007 a Galatina, Anima Mundi presentera’ in anteprima alcune delle sue nuove pubblicazioni.

TONINO ZURLO “NUZZLE E PPAROLU semi e parole

Tonino Zurlo è uno straordinario cantastorie e poeta popolare di Ostuni, citta in cui è nato nel Gennaio del 1946. In attività oramai da oltre trent'anni, osannato da importanti artisti, tra cui Moni Ovadia e Giovanna Marini, Tonino inventa canzoni per un mondo diverso’, secondo la sua filosofia: ‘non è importante il ritmo del metronomo, ma quello del cuore’.

Fra la tradizione letteraria dialettale pugliese, la musica popolare orale, e le sue originali intuizioni sull’Essenza della natura umana e sull’assurdità del nostro tempo presente, le composizioni di Tonino Zurlo sono uno squarcio di umanità rivolto all’Uomo contemporaneo che abbia voglia di interrogarsi in profondita’, e porsi in cerca di una verita’ essenziale, in cammino verso una Terra nuova, un mondo migliore che “in realta’ esiste già e attende soltanto di essere riconosciuto e svelato…”

Il nuovo progetto musicale di Tonino, “Nuzzle e Pparolu” - semi e parole - pubblicato da Anima Mundi (in giugno 2007) e accompagnato da un libro contenente la sua poEtica, si propone di farci riflettere sul potere insito nelle parole che pronunciamo, dalle quali come dei semi puoi germogliare una forza vitale, a condizione pero’ che esse siano espressione di sincerita’, di un sentimento vero, e trovino nell’interlocutore un altrettanto ascolto autentico.

Dice Tonino: così come il seme per trasformarsi cerca la terra, allo stesso modo la parola cerca il cuore per cambiare. Affinché questo mondo cambi, e’ necessario che le parole ci escano dal cuore.

Quando una parola esce dal cuore molte cose puo’ cambiare e questo mondo allora diverso puo’ diventare.

* * * * *

Tonino e’ l’erede di una immensa tradizione e la incarna come prima di lui Matteo Salvatore.

La voce di Tonino viene da lontano e va lontano, erompe dalle radici profonde di una cultura bassa, dalle viscere della terra di una storia secolare entra nelle sonorità odierne che si inchinano davanti al nerbo del suo talento e hai la netta impressione che ogni possibile invenzione tecnica e stilistica del futuro sarebbe onorata di mettersi al servizio della sua nobile arte “cafona” che e’ simultaneamente passato, presente e futuro.

A me tocca con queste parole pagare un debito che ho contratto venticinque anni fa e che contrarrò ogni volta che Tonino mi manderà i suoi canti. E' il debito che hai con chi ti insegna a capire il cammino dell'uomo.

Moni Ovadia

NINFA

Tis Klei” - Chi Piange -

Tis klèi, dal griko, significa Chi piange.

Chi piange e chi ha pianto, di dolore o di gioia, nello stesso luogo o altrove, nello stesso istante o tanto tanto tempo fa… Una rivalutazione del pianto come esperienza profonda e liberatoria capace di riconciliare l’Anima, e di infonderle tenerezza e pace. Riscoprire il piacere dello struggimento, della malinconia, e’ il solo antidoto capace di interrompere la frenesia insensibile e cieca contenuta in ogni atto di violenza.

Quest’opera prima di Ninfa Giannuzzi, straordinaria voce salentina di nuova generazione, parte dal SALENTO con la riproposta di brani della tradizione e di inediti esclusivamente in lingua grika, riarrangiati in una nuova veste contemporanea, e affronta un cammino che tocca e rivede i canti tradizionali di ALBANIA, GRECIA, MEDIORIENTE, NORD AFRICA, SPAGNA, PORTOGALLO, CILE, PERU' e MESSICO.

Si dipana, in tal modo, un ipotetico viaggio sonoro nei paesi che si affacciano sul Mediterraneo, e passando attraverso lo Stretto di Gibilterra, supera l'Oceano Atlantico e si ferma nell'Oceano Pacifico.

Le acque di questi mari abbracciano, nutrono e fanno coesistere culture che stabiliscono, tra loro, contatti e legami talvolta evidenti, talvolta remoti.

Da queste affinità Ninfa Giannuzzi ha tratto l’ispirazione per la costruzione di questo primo lavoro discografico attento, di condivisione, sensibile e primordiale, già da diversi anni in lavorazione e che vede adesso finalmente la luce e diventa, per chi ascolta, un viaggio emozionale, oggettivo e soggettivo al tempo stesso.

Dario muci

“Mandatari”

Ciò che non poteva esser detto direttamente alla donna amata, lo si cantava usando, il tramite della serenata. Non vi era innamorato nel salento, che non recasse serenate dietro le porte della donna amata. A volte l’esecutore di questo tipo di canto non era l’innamorato ma un altro personaggio: il “mandatario”, specie di messaggero d’amore chiamato apposta per cantare una serenata sotto le finestre di una bella fanciulla.

Da qui, il titolo di questo nuovo progetto musicale, “Mandatari” appunto, realizzato dall’incontro di due differenti sensibilita’ artistiche, quella di Dario Muci, di matrice popolare e quella di Valerio Daniele, più orientata verso la musica contemporanea.

Il progetto si propone pertanto come un viaggio acustico nei territori al confine tra musica popolare e jazz, attraverso composizioni originali ed inediti arrangiamenti di alcuni canti della tradizione popolare salentina.

Coniuga le calde sonorità mediterranee con stilemi raffinati mutuati dalla modernità, mantenendo integra la natura sanguigna dei testi dialettali e delle struggenti melodie tradizionali salentine.

Le tessiture armoniche di derivazione jazzistica si intrecciano con le originali linee melodiche della tradizione dando vita ad uno spazio musicale del tutto nuovo, costantemente in bilico tra ricerca etnomusicale e sospensione immaginaria.

Mandatari possiamo esserlo tutti, poiche’ ad ogni istante siamo veicolo di quell’invisibile che abita in noi e vuole esprimersi al mondo, attraverso “serenate” d’amore, di liberta’, di gioia, di pace.


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