mercoledì 18 aprile 2007

VADEMECUM PER SUPERARE LO STRESS

VADEMECUM PER SUPERARE LO STRESS

DA ALLESTIMENTO STAND IN FIERA

Cari bottegai,

vi proponiamo un vademecum ricco di suggerimenti interessanti (curato da un Magister estetico che non vi riveleremo..ma che forse potrete indovinare seguendo alcuni indizi della guida) per superare di slancio la difficile prova di organizzare uno stand a Tuttaunaltracosa 2007 (per alcuni di voi, presenti a Milano e a Lecce, la fatica sarà perfino doppia!).

NUMERO 1: FATEVI UNA DOMANDA, DATEVI UNA RISPOSTA.

RIFLESSIONE SULLA FINALITA’ DEL PARTECIPARE ALLA FIERA.!

Sedersi comodi, accendersi una sigaretta, versarsi un bicchiere di vino (magari un Negramaro che aiuta ad entrare nel giusto umore..) e porsi l’annosa prima domanda:

‘’Con quale obiettivo la mia bottega /centrale partecipa a Tuttaunaltracosa?’’

Suggerimenti: Stabilire gli obiettivi di visual merchandising e di vendita /informazione tipo ……informare,suggerire,promuovere e persuadere all’acquisto

La priorità Primo compromesso da fare tra le cose che si portano (*) e le

richieste dei clienti (**) …..ovvero la scelta tra fare uno stand bello ma che non vende o uno stand che vende ma non comunica, seduce, piace…….

Saper scegliere con attenzione: il numero degli articoli ( mai un assortimento casuale of corse!) punto focale ( si tende a destra…purtroppo ) sistema d’offerta (offerte sovraffollate producono percezioni di articoli non sempre omogenei ) accessori e decorazioni ( vedi sotto ) illuminazione ( triste negli stand) geometrie espositive ( isole o moduli a scaffale ? )

Parole chiave:

*ottimizzare la redditività degli spazi acquistati, razionalizzare il magazzino e le scorte/spazio furgone, scelta di rappresentare la propria identità

**risparmiare , scegliere tra le emozioni dei prodotti, perdere tempo passare ascoltare chiacchierare, trarre informazione e piacere dall’acquisto

NUMERO 2: USCIRE DAL TUNNEL DELLO STAND.

Bottegai architetti per un giorno per progettare i loro stand.

Una volta raccolte le idee e rinunciato all’ipotesi di trasferire l’intera bottega in Fiera e selezionati i progetti che meglio si adeguano al pubblico dell’evento è ora di chiedersi come esporre!

  • Uno stand con la sua identità:

Scegliere un ….Filo conduttore per lo spazio d’allestimento, una modalità di esposizione chiara e stimolante dei prodotti Che sa di spezie , di mare ,emozioni, di vie della seta, luoghi e suggestioni di oriente ,passione, alchimia, colori, musica , teatro.

Gli amici dell’allestimento: barattoli,musica,display, frutta, colori, immagini…..

  • E’ utile determinare : il nome dello stand ( non il nome del negozio ) da un punto di vista emotivo – sensoriale e una volta allestito vedere se coincide con l’idea iniziale.

Aiutano nella percezione dell’identità:l’utilizzo dei colori : quanti prodotti per quanti colori, uso combinato dei cromatismi dei prodotti combinato con gli accessori e i display

  • La divisione degli spazi: Layout adottato : potrebbe non contenere moduli a griglia ma “isole di utopia” o l’ “isola che non c’è” con cartelloni a lavagna e scritte sui muri

NUMERO TRE: ABRACADABRA SE FOSSI TU IL VISITATORE?

Chiedersi sempre: quale sarà il livello di comfort, emozione e comunicazione che restituisco al mio cliente,consumatore equo? Quale sarà la sua percezione e quali sono gli stimoli che posso adottare per consentirgli di visitare lo stand, apprezzare il progetto e il prodotto? Lo spazio presentato è solo funzionale alle logiche dell’offerta, o posso renderlo adatto al costruire una relazione?

Ricordarsi che:

- la prima impressione influenza la scelta del viaggiatrore di concludere subito la visita o visionare e accettare le suggestioni degli spazi, gli incanti dei prodotti esposti, i magnetismi dei progetti raccontati.

- gli uomini sono spesso trascinati nelle fiere ,sono pigri e sarebbe utile andar loro incontro con qualche arguzia, trovare uno “spazio al maschile” nella zona vendita di solito pensata più al femminile.

- Il “bello” e il “buono” sono caratteri e canoni prima di tutto etici oltre che estetici. Abbiamo quindi una responsabilità estetica, espositiva, creativa e materiale nei confronti dei produttori, dei clienti, della nostra bottega.

NUMERO QUATTRO: IL NEGRAMARO HA FATTO EFFETTO..

Basta consigli pensati, il panico è passato e il negramaro sta facendo il suo utilissimo lavoro di ampliamento delle percezioni sensoriali..E così a Tuttaunaltracosa 2007 il vostro non sarà più uno stand ma

una spazio che…


Se fosse ……..Parola

Lascia e fa lasciare qualche cosa al viaggiatore – consum-attore. Non è un magazzino di merci ma un magazzino di idee da prendere e da lasciare . E’ un avviso di : BARATTO in corso tra cuore e mente.

Troppo criptico?


Cosa mettere in evidenza o come interagire: messaggi-idee da lasciare dentro ad una bottiglia? pensieri da scrivere nel libro- visita- stand ?, …ma forse fa troppo albergo!

Allora timbrate ( sulla mano o dove volete ) i clienti – amici visitatori con dei cuori di legno ( tipo block printing) o chiedete di lasciare un commento al registratore o fatevi firmare lo stand su carta da pacchi . Oppure…. Niente: va bene lo stesso.

Note e perle di saggezza : Filosofie zen a parte regalate comunque la “poesia” della parola non detta, non scritta del vostro spazio-progetto al vostro visitatore, amico, cliente.


Idee per dividere le aree o lo spazio interno : potrebbero essere le vie ..del mango e pepe, zenzero e cannella, silk and soia,

ci sarebbe spazio per : un diario , una poesia , un libro per gli ospiti, un messaggio dentro ad una bottiglia , libri e giornali e bussole


se fosse ……un occasione d’uso e stile di vita

Lo spazio diventa e viene pensato più come un “retrobottega culturale” ( schede progetto, riviste, libri, informa-informa, circolari, cartellonistica, foto denuncia, foto progetto , etc etc) lo schema di costruzione segue un linguaggio più conforme ad idee – stile di vita comuni - impegnati.

Impianto espositivo rivolto ai nostri clienti più idealisti, movimentisti, radical chic , “spirito del missionario”, fotografo-reporter .

Si tende ad : …esagerare tante volte nei contenuti, nella esposizione dei valori aggiunti.

Ma dati gli intenti di tipo creativo potremo comunque “spezzare” lo stand-biblioteca con tavole composte dai prodotti proposti assieme a piccoli strumenti di comunicazione ( cartelli lavagna, cornici ) da utilizzare.

Perché non provare aree – scaffali denominati

1) area/prodotto da meditazione (ci sono i vini da meditazione e anche i prodotti (o i progetti) su cui meditare che significa offrire degustazioni sensoriali-olfattive-gastronomiche ) !

2) area/Prodotti da campagna

3) area/ prodotti per le città… ( in senso solidale ,biologica,alternativa etc)

3)area/prodotti da compagnia ( non cani mi raccomando )

4)area tutta per gli amici

5) area/prodotti per le lauree – cerimoniali -battestimi

Se fosse …….. un odore:


1) E’uno spazio alchemico -officina dei sensi. Prevale su tutto l’aroma.

per terra trovo : arance essiccate e chiodi di garofano e bacchette di cannella mescolate in sabbia di mare ( tanta ) , mandala di spezie, pout purri di fiori,

si vedono : bottiglie d’ acqua colorata in olio essenziale ,incenso in grani, saponi, corteccia d’albero e conchiglie .

si sentono : le onde

Se fosse… un elemento d’acqua

Esporremo i prodotti su tavoli fatti con :piccole vaschette acquario ( con i pesci rossi dentro) e cristalli appoggiati sopra .

LO STAND potrebbe contenere una piscina, una fontana dove gettare la mitica monetina dei sogni e delle attese, incassi a devolvere…of course! Ma potrebbe anche essere una vela che percorre le acque… un onda che avvolge e accarezza…. Una tempesta che scuote l’anima…

Se fosse un luogo/continente

Avrebbe il fascino di…. Riguardate le foto dei vostri viaggi, prendete spunto dalle forme i colori gli oggetti acquistati. Componete lo stand pensando alla cartolina emotiva che avete riaperto, potrebbero esserci delle sorprese, dei colpi di fulmine.

Provate a preparare cartoline da regalare, foto dei produttori, immagini dei paesi in cui volete condurre i vostri visitatori…. Perché di questo viaggio resti la memoria.

più sensi insieme ( ascolta,guarda,tocca,parla )

fate un copia/ incolla/ modifica delle idee e cose che abbiamo suggerito , forse vale la pena di

…..SPERIMENTARE!

Si poteva dire tutto in due parole ovvero :

pensa uno spazio, scrivi un colore, ascolta la sua musica, odora di…, è fatto con…., lo illumino come…


conclusione : la bottiglia è andata !


Valeva la pena di tentare , di cercare e creare qualche cosa di nuovo . Siamo tanti,diversi . Buon lavoro
!

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