mercoledì 18 luglio 2007

30 giorni dopo

_3__0__ Giorni dopo il primo Campo Internazionale del Commercio equo,
TUTTOUNALTROCAMPO_


Ci mancano quei visi e quelle voci, quelle mani che ci hanno dato pacche
sulle spalle durante tutta la settimana... il Salento, terra di
migrazioni e di incontri, ci ha dato la possibilità di realizzare un
sogno, e così per la prima volta ragazzi e ragazze provenienti da tutto
il mondo si sono incontrati a Galatina durante il 1° campo giovani
internazionale del commercio equo...

Giappone, Messico, Italia, Francia, Germania e Grecia... il viaggio di
alcuni di noi è iniziato da molto lontano e siamo sicuri che non è
ancora terminato.. ci siamo lasciati con la promessa di ripetere
l'iniziativa, di rincontrarci... magari a Torino, in occasione della
prossima Tuttaunaltracosa...

Durante questo viaggio abbiamo incontrato molti amici e fatto molte
esperienze: non si possono dimenticare i volti sorridenti di Giuseppe e
Ada, che ci hanno accolti in piena notte quando, con alcune ore di
ritardo, siamo arrivati a Galatina, salvandoci con una buonissima pasta
e un'altrettanto buona bottiglia di vino fresco. Ad elencarli, gli amici
che abbiamo conosciuto, sono veramente tanti: l'Assessore Roberta Forte,
che ha sempre trovato una soluzione ai nostri problemi e che, siamo
sicuri, saprà far crescere il seme che è stato lasciato a Galatina. I
giovani della Parrocchia, in particolare Antonio e Maria Luce, che si
sono avvicinati a questi strani forestieri con timidezza, che poi non
hanno più abbandonato, diventando un po' i nostri angeli custodi. Gli
scout, capitanati dal grande Kekko, che hanno preparato frise per tutti
durante la fiera con una cucina improvvisata.

Tutte le famiglie della parrocchia, che il mercoledì ci hanno aperto le
porte delle loro cucine per preparare torte e cous cous per la
degustazione in piazza e che hanno allietato il nostro giovedì sera,
facendo scomparire, con la più grande frisellata della storia, le
fatiche del primo giorno di lavoro in fiera.

Gli amici in divisa, che ci hanno accompagnato praticamente tutti i
giorni, e ci hanno lasciato con il dubbio che, forse, cercassero solo
una scusa per condividere con noi questi bei momenti! Il nostro adorato
barista, che non ha esitato a mettere in gioco il proprio libretto
sanitario durante un controllo per l'aperitivo in piazza.

Ci sono davvero tante persone da ricordare e ringraziare: i ragazzi e le
ragazze palestinesi che non hanno potuto raggiungerci perché bloccati a
Gaza; Fabiana, costretta a rimanere a Milano con un ginocchio dolorante
a causa del troppo lavoro fatto per la sfilata; Alba, che ci ha dovuto
lasciare il primo giorno di campo per un lutto in famiglia; i negozianti
di Galatina che spesso hanno voluto essere pagati solo con un sorriso;
il bambino di otto anni che ha suonato con noi il giovedì sera,
lasciandoci allibiti con la velocità delle sue mani che sfioravano il
tamburello; i musicisti di L'Arte Noscia, che hanno creato gratuitamente
la colonna sonora per il nostro aperitivo in piazza; gli amici del
gruppo di Rifondazione che ci hanno fatto da guide e molta compagnia;
Alessandra L'Abate e P. Abbiati che, con i loro interventi, hanno
arricchito la discussione; P. Gianni che attraverso la sua presenza e il
suo sorriso ha fatto da garante per i nostri peccati di gola; i bottegai
che hanno accolto con gioia i volontari del campo nel loro stand
(soprattutto i bottegai che si sono ricordati di fare loro un regalo!);

Grazie alle centrali di importazione Liberomondo, Equomercato, Equoland
e Commercio Alternativo, che ci hanno donato quantità industriali di
cibo e prodotti del commercio equo; al progetto Limpha che ci ha
permesso di lavare i piatti gratis;ai Missionari della Consolata che ci
hanno prestato la Parrocchia; la Protezione Civile di Collepasso che,
grazie ai suoi letti, non ci ha fatto dormire per terra; all'uomo dei
limoni, che ci ha dissetato con i suoi succhi (e i suoi mohiti!!); ai
karibuniani che hanno tradotto tutto il materiale del campo durante
lunghe notti di lavoro, all'uomo del fuoco, che, con grande maestria, ha
costruito un forno apposta per la fiera e ci ha saziati con buonissime
pizze, addolcite da bicchieri di Negramaro donato dalle cantine di
Galatina; i Doppia Goccia e gli R.C.S. e tutti i musicisti improvvisati
che hanno suonato con e per noi...

Stiamo sicuramente dimenticando qualcuno... ma siete troppi!!!
Sicuramente domani ringrazieremo anche voi!

I semi sono stati sparsi...

A Galatina i giovani che abbiamo conosciuto si stanno già organizzando
per aprire una Bottega del Mondo... e questo è forse uno dei risultati
più belli... ma non ci piace parlare di risultati... il Salento ha
ricordato soprattutto ai "vecchi" del Commercio Equo che a volte è
importante seguire l'istinto e fare cose nuove... e non bisogna
aspettare subito i risultati...del resto è questa la sfida che tutti i
bottegai e le centrali che hanno condiviso con noi il pazzo sogno della
fiera in Puglia hanno accettato.

Come avete capito, il 1st International Fair Trade Youth Meeting è stata
un'esperienza fantastica... al punto che è difficile parlarne e
spiegarla...

Con un inglese a volte stentato ci siamo confrontati per quattro giorni
su commercio equo, globalizzazione, rapporti nord sud, ognuno ha
spiegato cosa succede nel proprio paese. Abbiamo incontrato i
produttori, abbiamo imparato che, non ci sono verità, ma solo un mondo
migliore da costruire insieme confrontandosi. E' stato proprio
TUTTOUNALTROCAMPO... ed è stato solo il primo!!! Che l'esperienza sia
riuscita lo hanno già confermato i partecipanti...

Adesso stiamo già pensando a come migliorarla e ripeterla... quindi STAY
TUNED... TUTTOUNALTROCAMPO 2 IS COMING SOON!

sabato 23 giugno 2007

Siete una fiera ... da donata




… non “state organizzando una fiera”, ma “siete una fiera”; questo il mio pensiero rispetto a Claudia e Teresa, che da mesi, ormai quasi un anno, riflettevano su Tuttaunaltracosa a Galatina.
Sogni enormi, ma solo i sogni mettono in moto le carovane, e così prima di lasciare questa calda, accogliente, “africana”, disorganizzata terra del Salento, dove tutto avverrà “domani”, ecco una descrizione della fiera.
Erano previsti:
- piloni di ponteggi con meravigliose foto sulla via delle spezie ad accogliere i visitatori all’entrata
- pannelli sospesi con centinaia di cartoline sempre a tema via delle spezie, da cui i visitatori avrebbero potuto sfilare le cartoline più gradite e portarle a casa come ricordo della fiera nazionale del commercio equo approdata in Salento
- stand confortevoli con aria condizionata, tavoli, sedie…
- pranzi e cene luculliane per gli standisti
Invece abbiamo rimediato:
- una entrata con appezzamenti di prato che andava bagnato ogni due ore o diventava magicamente fieno...
- tendoni molto aerodinamici, tanto che il vento ci è spirato sotto con allegria, scaravoltando gli stand di Terre solidali, Filò, Equomercato, Coordinamento botteghe di Brindisi, Emporio equosolidale, Ravinala…. Ma per fortuna una volta sola.
- Due pannelli montati dai partecipanti al campo internazionale di formazione al commercio equo, Tuttounaltrocampo, che Assobotteghe ha organizzato magicamente in corrispondenza della fiera (anche).
- Un caldo bestia alla sera negli stand nei padiglioni perché l’aria condizionata era inagibile
- Il bar della fiera aperto solo talvolta
- La ricerca disperata di tavoli e sedie che non volevano mai arrivare
Ma anche:
- Un meraviglioso forno a legna in cui Giovanni, mitico fornaio, cuoceva costantemente pane piccante e pane normale, pizze Salentine, pucce, stumpato di grano. Chi non sa cosa sono le pucce e lo stumpato di grano peggio per lui.
- Infilate nell’ordito dei pannelli una trama di centinaia di cartoline incollate… e sul palco del punto di incontro cesti di cartoline a disposizione di standisti e visitatori
- Il gioco “cerca la cartolina” con decine di persone alla ricerca della collezione completa delle cartoline, 26 immagini differenti ma tutte mischiate….
- Passato lo stress iniziale, un sacco di chiacchiere tra gli standisti, e gite al mare al mattino, e standisti dal colore cangiante dal rosa al fuxia col passar dei giorni e delle ore… vero Elena di Equoland?
- Una serie di concerti estemporanei, dopo le 2,00 di notte, quando Piero dell’Ente Fiera voleva farci sgomberare ma il Negramaro a fiumi ci tratteneva a suonare con ogni genere di strumento, senegalesi e peruviani e malgasci e italiani insieme in un’armonia sbalorditiva
- Tutti che aiutavano i disastrati dal vento a raccogliere i prodotti volati via
- Un pranzo imprevisto e gratuito, il giovedì, mentre si montava, a cura dei giovani di Tuttounaltrocampo, con gli standisti che letteralmente condividevano la stessa minestra (nel senso di pentolone di pasta al pili pili di Equomercato)
- Il Negramaro, vino tipico, che ha prodotto diversi ubriachi persi, gratuito nelle tazze di Equoland (queste però bisognava comprarle, per avere il vino gratis)
- Chiacchiere con Beker sulla lentezza, e mai luogo è stato più appropriato
- Incontri, incontri, incontri, sulla Palestina, i detersivi equosolidali di Limpha, le università, l’altropallone, ma anche la legge malgascia sul commercio equo e il progetto di Preda dell’angelo Nelly
- Divertitissimo stupore di molti, soprattutto dei politici e dell’ambasciatore malgascio, alla vista dei quaderni di cacca di elefante di Vagamondi
- Notti insonni sulla spiaggia e croissant freschissimi alle 5 del mattino a Gallipoli
- Le lacrime della Doni stressantissima la domenica sera e un cuore blu per l’Africa, di pietra saponaria africana, in regalo dalle ragazze (e dai ragazzi) di Tuttounaltrocampo
- Le lacrime delle due giapponesine, Tomomi e Chi-oo (chissà se si scrive così), che alla faccia della cultura giapponese ci abbracciavano continuamente e non volevano partire nonostante fino all’ultimo qualcuno storpiasse il loro nome in modo pittoresco
- Le lacrime di molti altri
Per questa fiera matta, una vera “fiera” faticosissima, calda, ma calda in tutti i sensi, anche in quello umano, che ci ha permesso di esprimere quell’equosolidarietà concreta che “l’importante è vendere” spesso seppellisce sotto fatture e conti-cassa.

Poi c’è Tuttounaltrocorso, ma di questo vi parleremo “domani”

venerdì 15 giugno 2007

il mare

A giudicare dai volti arrossati dal sole, dai nasi strinati, dalle pelli calde…. Sti bottegai ci hanno preso sul serio e la mattina se ne vanno al mare….. Bravissimi… saggi pure.

è lu sole.....

Notte alle due chiude la fiera, eppure è ancora lunga questa notte per Claudia, x Piero, x Alessandro, x me… x Gian luca, x Claudio, x Maristella, x i tanti che sono qui e fanno le prove di questo Orph che amiamo ancor prima di vederlo….

Bisogna provare le luci, la scenografia, serve il buio, serve la fiera chiusa e finalmente ieri notte alle 2,30 per finire dopo le 5 eccoci tutti lì x le prove luci palco impianti…..

E al mattino presto Maristella dice questa luce così non va bene… e Piero dopo tutta una notte di attesa stanchezza e risate esclama… stordita non è una luce è lu sole!!!!!

Buon giorno, si ricomincia.

giovedì 14 giugno 2007

inaugurato

Siamo partiti… mentre accompagnavamo le autorità a fare il giro inaugurale pochi metri davanti a noi ancora si montava, si puliva… e dove via via arrivavamo tutto era pronto

Grazie a tutti, grazie a ciascuno, grazie ai campisti meravigliosi e pazienti…

Grazie ai sorrisi che facevano risplendere ogni volto nonostante la fatica, nonostante la stanchezza, nonostante i problemi….

Grazie ai peruviani, ai palestinesi, alla boliviana ai malgasci amici che sono qui e rappresentano tutti i nostri compagni di viaggio, i produttori.

Grazie al Presidente Pellegrino (provincia), Grazie a Calò il nostro assessore preferito, Grazie a Nichi Vendola che ha saputo cogliere l’anima di questa fiera e del Commercio Equo….

mercoledì 13 giugno 2007

tra poco si inaugura

Il delirio di una fiera da montare, forse da inventare…..

Fluida, mutevole con continue variazioni sul campo….

Eppure un clima allegro, la voglia di lavorare insieme,

l’allegria di un sogno che si realizza e nel realizzarsi prende una forma sua,

nuova, diversa ma viva.

Tante persone che si incontrano, si incrociano,

i cui percorsi si intersecano in modo quasi casuale e che all’improvviso

diventano una squadra.

Piero, che con pazienza si è visto occupato il suo ufficio,

che infinite volte al giorno risponde al cellulare solo x sentirsi dire da noi che abbiamo un problema (uno dei tanti in realtà) che con il sorriso, sempre, trova con noi le soluzioni.

Francesco che spesso si è visto rovesciare addosso il nostro stress e sempre ci ha accompagnate con la sua calma fattiva…

Roberta che ben oltre il suo ruolo si è trovata coinvolta in mille piccole cose…

Mancate autorizzazioni, concerti che saltano, feste di piazza con degustazioni che diventano somministrazioni…. Sempre con un sorriso che ci riscalda il cuore.

Cosimo…. Non trovo Gigi, Cosimo… dove posso trovare un frigo, Cosimo… mi servono 400 pallet, Cosimo…. E lui lì presente e pronto a trovare la soluzione, come per magia, a tutto ciò che da sole non riusciamo a risolvere… e si che siamo streghe.

Gigi che appare e scompare eppure c’è.

Luigi che deve avere un detector nel telefono x sapere se le telefonate sono solo importanti o fondamentali…. E quando è fondamentale risponde…

Virginia che si impunta e poi sorride, ma c’è, sempre.

Carlo e il suo sorriso sempre… e la sua calma… e il suo domani….

Le signore delle pulizie che quasi quasi ci buttano via lo stand più importante “EstEtica del Fair Trade”…. Forse non ha compreso il Trash…

La vera architettura temporanea di Giovanni l’uomo del Fuoco e di Ivan il Bulgaro che pian piano stanno costruendo un forno a legna bellissimo….

Grazie a tutti….. tra poche ore inauguriamo e tutto sembra ancora da finire eppure tutto sarà pronto esattamente in tempo.

domenica 10 giugno 2007

dagli R.C.S. nostri ospiti in fiera

Oggi voglio un canto trasparente ,

una lacrima a fermare i miei occhi distratti.

Cerco parole che il vento non dimentichi,

attimi di sole in cui perdermi sorpreso.

Mi rendo rugiada per rompere il vostro

rumoroso silenzio.

E’ ora di mettersi in cammino,Controvento,

per dare al mondo nuova speranza

Queste sono le parole che aprono il nostro primo cd Controvento e rappresentano bene quello che è il cuore del nostro progetto

Il progetto R.C.S. (respirare con speranza) nasce due anni fa a Reggio Emilia con l’intento di coniugare musica,impegno sociale e amicizia

e dopo due anni di strada percorsi insieme possiamo dire di esserci riusciti anche se siamo solo all’inizio.

Controvento,che sarà presentato in anteprima nazionale a “tuttaunaltracosa”, nasce supportato da due idee

forse un po’ ambiziose ma sicuramente molto affascinanti ,almeno per noi , da un lato l’idea di poter fare un cd Equosolidale

e dall’altro quello di poter contribuire con la musica alla costruzione di “un altro mondo possibile”.

Sicuramente idee ambiziose ma ,come si sa, i giovani non hanno mezze misure e amano le cose grandi ed impegnative

ed è per questo che una volta che la Ravinala ha deciso di supportare e stimolare questo progetto ci siamo buttati.

Il cd vuole essere una sorta di viaggio che si snoda attraverso 10 canzoni dalla violenza alla speranza , e la speranza diventa il motore per il cambiamento la forza che guida e sostiene le nostre azioni di “resistenza” all’impero, il viaggio si conclude nell’amore e nella poesia basi

di un nuovo ordine .

Musicalmente lo stile del disco è quello che si è creato in questi due anni di cammino dall’incontro di molte persone con influenze musicali

molto diverse,infatti il cd è una miscela molto personale di Folk,Rock , Cantautorato italiano e musica etnica.

Controvento è un cd impegnato oltre che nei contenuti anche nella forma: prodotto da una cooperativa di commercio Equosolidale (la Ravinale), il cui ricavato

verrà devoluto a favore di un progetto di cooperazione in Madagascar, realizzato quasi completamente attraverso lavoro volontario,

senza utilizzo di plastica,con carta riciclata…

Insomma abbiamo cercato il più possibile di essere coerenti con quello che noi crediamo, convinti che tutti dobbiamo contribuire al cambiamento

del mondo e che la musica non sia solo un accessorio di sottofonda ma sia capace di smuovere i cuori e le coscienze delle persone emozionandole.

un Abbraccio di pace

R.C.S.

GRAZIE

Grazie…

L’edizione 2007 di Tuttaunaltracosa non sarebbe stata possibile senza il prezioso sostegno e la collaborazione della Provincia di Lecce, della Regione Puglia, dell’Istituto delle culture mediterranee, del Festival del Salento Negroamaro, di Solidaria-direzione SUD.

Un caloroso ringraziamento va ad Italgest che ha voluto promuovere lo spettacolo Orph. Grazie a Luigi Calò, Assessore alla Provincia che ci ha accompagnato con la sua presenza costante, a Cosimo Casilli sostenitore e risolutore di situazioni difficili, a Gigi De Luca che ha voluto portare “L’Oriente del Pensiero” dentro alla fiera perché sia sempre più un luogo di Festa; un ringraziamento di cuore va allo staff dell’Ente Fiera, Piero, Francesco e Claudio che hanno permesso a Tuttaunaltracosa di superare gli ostacoli tecnici e logistici. Grazie al consigliere Filippo Scammacca del Ministero degli Esteri che ci ha permesso di presentare il commercio equo nei palazzi della Farnesina. Grazie all’On. Francesco Boccia, al Dott.Rana e alla Presidenza del Consiglio dei Ministri per il prestigioso riconoscimento.

Grazie a Virginia che, con la sua anima femminile, ci ha supportato, per Pippo che l’ha sopportata senza prendersela con noi, a Carlo che ci ha ricordato che il tempo è un concetto variabile.


Grazie a Christoph Baker che in uno strano ristorante cinese ha acconsentito ad essere il nostro pigmalione; guidandoci lungo un percorso fatto di aromi, di vini, di scoperte e sostando con noi alla Puteca.

Grazie alle tante persone che ci hanno aiutato a far sì che il progetto Tuttaunaltracosa si realizzasse a Lecce, e grazie anche agli scettici perché le critiche sono state un incentivo per andare avanti testardamente e dimostrare che il nostro Sud ‘’ce la fà’’ .

Grazie a Roberto Del Monte, amico e artista, che ha curato con creatività e tanto impegno il progetto grafico.

Grazie a Marco Floridia, per essersi lasciato coinvolgere e per aver realizzato le foto delle cartoline che accompagneranno i nostri viaggiatori.

Grazie ad Alessandro Melchionna, fotografo sensibile e impegnato, che con la mostra “VISTA” ci racconta ciò che a volte non sappiamo vedere… e ci accompagna con la sua tenerezza.

Grazie al CentroOffset di Mestrino (PD) che con tempi da record e scadenze strettissime ha permesso la stampa dei materiali.

Grazie a Luca... amico creativo e consigliere... che abbiamo trascurato.

Grazie a Michele... testardo propositore di iniziative che ci "condanna" con i suoi palloni.

Grazie a Giovanni, Marie e la piccola Matilde per la calorosa ospitalità nelle piovose giornate invernali di lavoro quando Tuttaunaltracosa era poco più di un’idea ma già aveva la forza per crescere e diventare questa splendida esperienza.



Grazie a tutti coloro che, con entusiamo, hanno collaborato con noi, a tutto l’organico dell’associazione botteghe del mondo, ai volontari, ai bottegai, agli amici e a tutta la tribù del commercio equo e solidale.

Un ringraziamento particolare lo dobbiamo al Filò, a Karibuny, a Ravinala, all’Emporio Equo e Solidale che primi tra tutti hanno creduto nel nostro scendere a SUD.

Grazie di cuore a Mirko di Karibuny compagno delle nostre notti, che con pazienza, allegria, fantasia e amicizia ci ha sostenute e coccolate.

Il Grazie più grande però lo vogliamo dire a Laura e Dante (Arch2) . La prima volta sono venuti a presentarci un progetto … folli e sognatori… che raccontava di Sud… che raccontava di un mondo globale, che raccontava dell’ EstEtica di quel fair trade che troppe volte non valorizziamo. … e così quasi senza volere sono diventati i nostri architetti; grafici, amici, compagni di questo viaggio strano che è quello che percorriamo dall’oriente al Mediterraneo.

venerdì 8 giugno 2007

Come si mangia bene in Salento

Servizio di ristorazione presso il quartiere fieristico di Galatina durante la manifestazione fieristica “TUTTAUNALTRACOSA” - fiera del commercio equo e solidale.

MENU’

o GIOVEDI’ CENA

  • SFORMATINO DI MACCHERONCINI ALLA NAPOLETANA
  • LONZA ROSOLATA ALLE SPEZIE CON SALSA AL VINO ROSSO E CONTORNO
  • PATATE AL FORNO AL ROSMARINO
  • 1 PEZZO DI FRUTTA DI STAGIONE
  • 1 PANINO
  • ½ ACQUA

o VENERDI’ PRANZO

  • TIMBALLO DI PENNE ALLA SICILIANA
  • MEDAGLIONI DI VITELLO AI FUNGHI
  • ZUCCHINE TRIFOLATE ALLA MENTUCCIA
  • 1 PEZZO DI FRUTTA DI STAGIONE
  • 1 PANINO
  • ½ ACQUA

o VENERDI’ CENA

  • SEDANINI IN CRUDAIOLA DI POMODORO E FORMAGGIO MARZOTICA
  • PETTO DI POLLO ROSOLATO ALLA SALVIA E CONTORNI
  • PISELLINI SALTATI ALL’OLIO EXTRA VERGINE
  • 1 PEZZO DI FRUTTA DI STAGIONE
  • 1 PANINO
  • ½ ACQUA

o SABATO PRANZO

  • INSALATA DI PASTA
  • MEDAGLIONE DI TACCHINELLA CON PEPERONI E CAPPERI
  • CONTORNO DI CAROTE SALTATE
  • 1 PEZZO DI FRUTTA DI STAGIONE
  • 1 PANINO
  • ½ ACQUA

o SABATO CENA

  • TIMBALL DI BUCATINI ALLA PIZZAIOLA
  • SPEZZATINO DI VITELLO CON PATATE
  • CONTORNO DI VERDURINE
  • 1 PEZZO DI FRUTTA DI STAGIONE
  • 1 PANINO
  • ½ ACQUA

o DOMENICA PRANZO

  • COUS COUS DI VERDURE E POLLO
  • RIGATONI GRATINATI ALLA MOZZARELLA E RAGU’
  • VITELLO TONNATO AI CAPPERI NOSTRANI
  • CONTORNO DI PATATE ROSOLATE
  • 1 PEZZO DI FRUTTA DI STAGIONE
  • 1 PANINO
  • ½ ACQUA

o DOMENICA CENA

  • INSALATA DI RISO
  • COTOLETTA ALLA MILANESE
  • CONTORNO DI INSALATA
  • 1 PEZZO DI FRUTTA DI STAGIONE
  • 1 PANINO
  • ½ ACQUA

  • * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * *

1) IL TICKET SINGOLO E’ DI € 10,00;

2) IL PACCHETTO RISTORANTE: PASTI IN FIERA-LA CARD COMPRENDE NR.07 PASTI+CAFFE’ AL COSTO DI € 60,00;

3) SONO POSSIBILI VARIAZIONI SUL MENU’ DA CONCORDARE AL BAR ENTRO E NON OLTRE LE ORE 11,00 DEL GIORNO PRIMA;

4) SI POSSONO RITIRARE TICKET RISTORANTE PRESSO LA SEGRETERIA DELLA FIERA DA GIOVEDI’ MATTINA ALLE ORE 09,00;


Stiamo per arrivare...

Il viaggio sta iniziando... le due adorate streghette hanno hanno confezionato la fiera più bella del mondo e i primi bottegai si stanno avvicinando alla bellissima puglia...
...la strada è lunga...
piccole pause per chiacchierare un po'...

bere un bicchiere...
sistemare siti e affinare comunicati...

e voi quanto partite???

giovedì 7 giugno 2007

Buon Compleanno strega


La prima volta che ho incontrato Claudia...

non ero convintissima... la solita studentessa, una tesi da realizzare...
ci farà perdere un sacco di tempo..

poi giorno dopo giorno la scoperta...

Claudia è fantastica ... intelligente, ironica, divertente, incasinata, perde i treni come me,
mente veloce.....

Lavoriamo insieme ed è bello...

divertente, creativo,

siamo due streghe a tratti sognatrici

a tratti realiste...

questo post vorrebbe solo essere un Grazie

A U G U R I CLO

mercoledì 6 giugno 2007

Esterno


Infiniti istanti di panico...

dover ripensare tutto...

cercare una soluzione che ci soddisfi...

distanze che sembrano infinite...

vicinanze che aiutano a ridere di tutto...

notti passate su msn cercando soluzioni...

mille telefonate....

ed ora eccoci qui. Speriamo soddisfi anche Voi...... un bacio a tutti.

ps sul sito c'è anche la planimetria completa.

lunedì 4 giugno 2007

Le spezie del Madagascar


Isola dalla terra generosa, il Madagascar vanta una flora fra le più diversificate al mondo. In questa miriadi di piante, alcune si distinguono non solo per la loro presenza costante sulle tavole locali ma in alcuni casi anche per le loro incursioni nelle cucine oltre i confini del paese. In particolare, le spezie hanno dato ai sapori della Grande Isola una dimensione semplicemente caleidoscopica. La loro varietà è così importante che diventa impossibile elencarle tutte, citeremo solo alcuni dei più importanti rappresentanti.

Il peperoncino

Secondo alcuni, il nome latino deriva da “capsa”, che significa scatola, probabilmente per la loro capacità di sprigionare sapori imprevedibili nella bocca. Altri invece lo fanno derivare dal greco “kapto” che significa mordere, in riferimento forse al fatto che in questo caso fra quello che mangia e quello che viene mangiato quello che “morde” non è sempre quello indicato dalla logica. Il genere Capsicum ha una rappresentanza assai folta sull’Isola Rossa.


Per i malgasci viene chiamato semplicemente “Sakay”. Apprezzato in tutto il paese è presente praticamente su tutte le tavole per accompagnare i pasti quotidiani. La presenza di diverse varietà ha permesso anche alcuni sperimenti molto interessanti sulle sensazioni che riescono a procurare. In effetti, esistono più specie di peperoncini che hanno tutti dei gusti diversi. Se alcuni nomi sembrano già un avvertimento, come il “sakay tsy lanin-dimy lahy”: il “peperoncino che cinque uomini non riescono a finire”, altri invece stimolano la curiosità, il “sakay voninkazo” : il “peperoncino fiore” la cui pianta ama la compagnia dei fiori e ne condivide anche il profumo ma non per questo il frutto dimentica il suo carattere quando si affaccia al palato. Il “sakay pilokely” è tuttavia il rappresentante più popolare grazie ad una pianta che è la meno esigente fra tutte le varietà.

Sulle tavole non partecipa direttamente alla composizione delle pietanze. Ad eccezione del “mofo sakay” (letteralmente “pane di peperoncino”) che è una specie di frittella salata che viene realizzata con un impasto di farina e peperoncino. Il sakay in genere accompagna i pasti, la sua piccantezza serve ad esaltare il sapore delle portate che si mangiano con il riso.

Viene preparato in tanti modi diversi. Può passare direttamente dal giardino al piatto. In alcuni casi viene essiccato per essere conservato. I sapori più interessanti però si sprigionano nelle miscele che si effettuano all’interno dei mortai quando si mettono insieme diversi tipi di peperoncini, l’aggiunta di ulteriori spezie (zenzero oppure pepe verde) può ancora migliorare le cose.

Lo Zenzero

Il suo nome cambia con le regioni : da “sakamalao” sugli altipiani a “sakarivo” sulla costa est o ancora “sakaitany”. Questo rizoma tiene un posto importante non solo nelle ricette locali ma figura anche fra i rimedi naturali della medicina tradizionale. Infatti, oltre ad essere apprezzato il suo gusto unico, a metà strada fra il pepe e il limone, le sue proprietà antinfiammatorie e stomachiche sono largamente riconosciute.

Largamente coltivato su tutta l’isola, viene utilizzato quasi esclusivamente quando è ancora fresco. Anche perché con l’essicazione perde molto del suo sapore e conserva solo la piccantezza.

Essendo meno aggressivo del peperoncino, è presente in numerose ricette. Il suo sapore particolare è molto versatile lo rende un ingrediente multiuso. Molto apprezzato nelle zuppe, contrasta l’indole calda del piatto con un sapore rinfrescante. Il rappresentante più popolare di questo utilizzo è il “ron’akoho” che è una zuppa di pollo realizzata cuocendo il volatile con lo zenzero. Un altro piatto molto diffuso è la zuppa di pesce secco.

Fuori dal contesto culinario possiede numerose altre qualità. Ad esempio viene utilizzato per combattere il raffreddore, infatti è febbrifugo e antibatterico. Viene allora preparato un rimedio da prendere tutti giorni mescolando il rizoma fresco grattugiato con del miele. Il “ron’akoho” citato precedentemente è anche tradizionalmente dato alle puerpere per ridare loro un po’ di forza.

Vaniglia

Fu scoperta da C.Colombo durante il suo terzo viaggio “alle Indie”. Quando gli spagnoli misero piede a terra gli indigeni offrirono loro il “cacaoatl”, bevanda azteca a base di cioccolata e vaniglia. Il nome della spezia era allora “tlilxochilt” ma avendo poca dimestichezza con la lingua locale i spagnoli hanno tenuto solo “vainilla” (“piccolo bacello”).

La vaniglia o vainiglia (Vanilla planifolia) è un’orchidea. I suoi frutti, comunemente chiamati baccelli, producono la spezia nota come Vaniglia. La sua produzione non è agevole perché la fecondazione dei fiori in natura è il compito esclusivo di determinate specie di api e di colibri. Solo dopo il 1841, quando uno schiavo inventò la fecondazione artificiale dei fiori, la coltivazione della Vaniglia si è estesa a varie parti del globo.

La sua produzione in Madagascar fu introdotta da coltivatori dell’isola di La Rèunion nel 1880. Le regioni che hanno accolto per primo la pianta sono quindi sulla parte settentrionale dell’isola. Le prime piantagioni sono state create sull’isola di Nosy Be. Successivamente presero piede anche nelle regioni orientali della grande isola, soprattutto in quelle di Antalaha e di Sambava grazie al clima umido molto favorevole alla crescita delle piante. La produzione è aumentata velocemente e ha sorpassato agevolmente quella della Réunion, avendo una superficie disponibile molto più estesa. Purtroppo, il mercato senza alcuna regolamentazione, fa conoscere alla vaniglia, delle crisi cicliche di sovrapproduzione. Malgrado la concorrenza degli altri paesi tropicali come l’Indonesia e l’emergenza delle nuove produzioni, Madagascar conserva ancora oggi il suo ruolo di primo esportatore mondiale.

Il Voatsiperifery (Baie rose)

Il voatsiperifery è un pepe selvatico raccolta a mano nelle regioni boschive umide. Cresce unicamente allo stato selvatico e quindi non vi è un metodo particolare di coltivazione. Anche la sua raccolta non è semplice perché la pianta è una liana che cresce sugli alberi che possono arrivare fino a 20m di altezza. Per di più le bacche sono presenti unicamente sui rami giovani, quindi in cima agli alberi…


La si trova in commercio a diversi stadi della maturazione. Raccolta ancora verde, diventa nera dopo essicazione, il colore rosso del frutto maturo invece si conserva anche dopo l’essicazione.

Meno democratizzata del “sakay” e del “sakamalao” questa spezie ha un sapore delicato che merita l’approfondimento in cucina. Il suo profumo infatti è molto particolare, ha un odore boscoso con note di frutta, di agrumi, di fiori… Verde, accompagna il peperoncino quando si avventurano insieme nei mortai. Rosso, aggiunge leggerezza alla carne fritta. Dicono anche che il suo gusto incisivo ma mai aggressivo si sposa molto bene con la cioccolata… Qualcun altro dice anche che dopo troppe bevute di “toaka” (un distillato di canna da zucchero ) un decotto di voatsiperifery aiuta a non cadere nel sonno.

domenica 3 giugno 2007

Karibuny


Ma lo sapete che i Karibuny

a Lecce, saranno in 14 ?

e tutti gli altri?

venite ci divertiremo ....

è una promessa.

Planimetria

venerdì 1 giugno 2007

Ponteggi


Ve la immaginate Claudia in giro per Roma che ferma gli operai che stanno montando le tribune per la parata di domani...

chiedendo nomi di ditte, preventivi, disponibilità....

Vi sembra incredibile vero?

Sembra incredibile anche a noi ma chi doveva montare la struttura ci ha dato buca e ora eccoci qui in cerca.....

ma a tutto c'è una soluzione..... ma se per caso vedete gente che monta ponteggi andate e chiedete.

giovedì 31 maggio 2007

Momenti di scoraggiamento


a tratti ci si sente in balia degli eventi...

la lontananza complica il lavoro...

le modalità sono differenti....


eppure questa voglia comune di combattere,

di arrivare dove si vuole,

di fare di questa fiera un momento bello,

di festa, di allegria, di incontro, di scambio...

e questo fa spuntare il sereno... e si ricomincia a

lavorare ancora più intensamente, con più testardaggine... e con la consapevolezza che poi

tutto magicamente funziona.... se no perchè avrebbero scelto due streghe per organizzare

la fiera.

martedì 29 maggio 2007

profumo di pane



lo abbiamo scritto tante volte...
sarà una fiera strana.


Avremo un forno in fiera...
un forno a legna...
a profumare l'aria..
a regalarci aromi...
a risvegliare antiche memorie...


un profumo intenso...
il profumo del pane.

Gomitoli


Fibra di cocco...
Yuta...
Cotone...
Seta...
Lana...
Alpaca...
Fibra di mais...

Gomitoli di colore...

Fili per una trama
che cerca la sua forma...

domenica 27 maggio 2007

GF.....


cosa non farebbero certuni

pur di vendere.......

In effetti gli dona,

non trovate???

Baci a tutti

sabato 26 maggio 2007

Vestiti di mondo


uno spazio insolito x una sfilata...

un museo e per compagna l'antica cina...

tamburi africani ci hanno accompagnato...

protagonisti loro, gli abiti del commercio equo...

Belli, molto più belli di come siamo abituati a vederli...

e scoprire che a volte è solo questione di come ci

vengono mostrati....

Grazie Andrea, grazie Angie, grazie a tutti...

avete fatto un lavoro immenso per mostrarci tessuti,

colori, vestiti che mai come qui abbiamo potuto vedere

nella loro "magnificenza"

venerdì 25 maggio 2007

cos'è una fiera



se non fili che si intrecciano,

colori che si mescolano,

parole che si incontrano,

materiali che si legano,

occhi che si guardano,

respiri che si sfiorano....

oggi inizia la Fiera edizione Lombardia

null'altro che una tappa da cui partire

la bussola continua a puntare a Sud!

giovedì 24 maggio 2007

Spazialità di un viaggio


Nello spazio di ingresso alla fiera è situata la porta di ingresso alla via
delle spezie
, spazio pensato per guidare lo sguardo dell'utente verso le vie interne e quelle esterne.

Il progetto è stato pensato per creare un alternanza di spazi differenti:

spazi di vendita che rappresentano gli approdi dove avvenivano gli scambi.

spazi di relazione che identificano lo scambio culturale tra un approdo e

l'altro del viaggio.

Tutto ciò esprime l'alternanza tra il viaggio e la sosta, che caratterizzava i lunghi e faticosi viaggi sulle vie delle spezie.

Inoltre questa scelta consente una migliore integrazione spaziale che rende la fiera viva in ogni sua parte.

E' importante notare come l'osmosi tra interno e esterno è garantita da due spazi di interscambio culturale, forum e puteca letteraria, che costituiscono il fulcro della composizione.

martedì 22 maggio 2007

ANIMA MUNDI


SUONI E VISIONI DAL MONDO

si auspica con il suo operato di contribuire affinche’ l’Anima

possa tornare ad abitare e ispirare il mondo,

e cioè il corpo, la mente e il cuore di ognuno di noi.

Possa tutta la follia cieca e distruttiva

dell’uomo verso se stesso e verso il mondo che lo ospita

tramutarsi in una nuova consapevolezza sensibile,

in benefica Arte creativa, in musica, incanto, movimento solidale,

danzad’Amore.

In occasione dell’appuntamento “TUTTA UN’ALTRA COSA” fiera nazionale del Commercio Equo e Solidale, che si terra’ il 15,16,17 Giugno 2007 a Galatina, Anima Mundi presentera’ in anteprima alcune delle sue nuove pubblicazioni.

TONINO ZURLO “NUZZLE E PPAROLU semi e parole

Tonino Zurlo è uno straordinario cantastorie e poeta popolare di Ostuni, citta in cui è nato nel Gennaio del 1946. In attività oramai da oltre trent'anni, osannato da importanti artisti, tra cui Moni Ovadia e Giovanna Marini, Tonino inventa canzoni per un mondo diverso’, secondo la sua filosofia: ‘non è importante il ritmo del metronomo, ma quello del cuore’.

Fra la tradizione letteraria dialettale pugliese, la musica popolare orale, e le sue originali intuizioni sull’Essenza della natura umana e sull’assurdità del nostro tempo presente, le composizioni di Tonino Zurlo sono uno squarcio di umanità rivolto all’Uomo contemporaneo che abbia voglia di interrogarsi in profondita’, e porsi in cerca di una verita’ essenziale, in cammino verso una Terra nuova, un mondo migliore che “in realta’ esiste già e attende soltanto di essere riconosciuto e svelato…”

Il nuovo progetto musicale di Tonino, “Nuzzle e Pparolu” - semi e parole - pubblicato da Anima Mundi (in giugno 2007) e accompagnato da un libro contenente la sua poEtica, si propone di farci riflettere sul potere insito nelle parole che pronunciamo, dalle quali come dei semi puoi germogliare una forza vitale, a condizione pero’ che esse siano espressione di sincerita’, di un sentimento vero, e trovino nell’interlocutore un altrettanto ascolto autentico.

Dice Tonino: così come il seme per trasformarsi cerca la terra, allo stesso modo la parola cerca il cuore per cambiare. Affinché questo mondo cambi, e’ necessario che le parole ci escano dal cuore.

Quando una parola esce dal cuore molte cose puo’ cambiare e questo mondo allora diverso puo’ diventare.

* * * * *

Tonino e’ l’erede di una immensa tradizione e la incarna come prima di lui Matteo Salvatore.

La voce di Tonino viene da lontano e va lontano, erompe dalle radici profonde di una cultura bassa, dalle viscere della terra di una storia secolare entra nelle sonorità odierne che si inchinano davanti al nerbo del suo talento e hai la netta impressione che ogni possibile invenzione tecnica e stilistica del futuro sarebbe onorata di mettersi al servizio della sua nobile arte “cafona” che e’ simultaneamente passato, presente e futuro.

A me tocca con queste parole pagare un debito che ho contratto venticinque anni fa e che contrarrò ogni volta che Tonino mi manderà i suoi canti. E' il debito che hai con chi ti insegna a capire il cammino dell'uomo.

Moni Ovadia

NINFA

Tis Klei” - Chi Piange -

Tis klèi, dal griko, significa Chi piange.

Chi piange e chi ha pianto, di dolore o di gioia, nello stesso luogo o altrove, nello stesso istante o tanto tanto tempo fa… Una rivalutazione del pianto come esperienza profonda e liberatoria capace di riconciliare l’Anima, e di infonderle tenerezza e pace. Riscoprire il piacere dello struggimento, della malinconia, e’ il solo antidoto capace di interrompere la frenesia insensibile e cieca contenuta in ogni atto di violenza.

Quest’opera prima di Ninfa Giannuzzi, straordinaria voce salentina di nuova generazione, parte dal SALENTO con la riproposta di brani della tradizione e di inediti esclusivamente in lingua grika, riarrangiati in una nuova veste contemporanea, e affronta un cammino che tocca e rivede i canti tradizionali di ALBANIA, GRECIA, MEDIORIENTE, NORD AFRICA, SPAGNA, PORTOGALLO, CILE, PERU' e MESSICO.

Si dipana, in tal modo, un ipotetico viaggio sonoro nei paesi che si affacciano sul Mediterraneo, e passando attraverso lo Stretto di Gibilterra, supera l'Oceano Atlantico e si ferma nell'Oceano Pacifico.

Le acque di questi mari abbracciano, nutrono e fanno coesistere culture che stabiliscono, tra loro, contatti e legami talvolta evidenti, talvolta remoti.

Da queste affinità Ninfa Giannuzzi ha tratto l’ispirazione per la costruzione di questo primo lavoro discografico attento, di condivisione, sensibile e primordiale, già da diversi anni in lavorazione e che vede adesso finalmente la luce e diventa, per chi ascolta, un viaggio emozionale, oggettivo e soggettivo al tempo stesso.

Dario muci

“Mandatari”

Ciò che non poteva esser detto direttamente alla donna amata, lo si cantava usando, il tramite della serenata. Non vi era innamorato nel salento, che non recasse serenate dietro le porte della donna amata. A volte l’esecutore di questo tipo di canto non era l’innamorato ma un altro personaggio: il “mandatario”, specie di messaggero d’amore chiamato apposta per cantare una serenata sotto le finestre di una bella fanciulla.

Da qui, il titolo di questo nuovo progetto musicale, “Mandatari” appunto, realizzato dall’incontro di due differenti sensibilita’ artistiche, quella di Dario Muci, di matrice popolare e quella di Valerio Daniele, più orientata verso la musica contemporanea.

Il progetto si propone pertanto come un viaggio acustico nei territori al confine tra musica popolare e jazz, attraverso composizioni originali ed inediti arrangiamenti di alcuni canti della tradizione popolare salentina.

Coniuga le calde sonorità mediterranee con stilemi raffinati mutuati dalla modernità, mantenendo integra la natura sanguigna dei testi dialettali e delle struggenti melodie tradizionali salentine.

Le tessiture armoniche di derivazione jazzistica si intrecciano con le originali linee melodiche della tradizione dando vita ad uno spazio musicale del tutto nuovo, costantemente in bilico tra ricerca etnomusicale e sospensione immaginaria.

Mandatari possiamo esserlo tutti, poiche’ ad ogni istante siamo veicolo di quell’invisibile che abita in noi e vuole esprimersi al mondo, attraverso “serenate” d’amore, di liberta’, di gioia, di pace.


sabato 19 maggio 2007

Tutti i giorni in fiera


Mercato : Luogo d’assaggio, per il gusto, la vista ed il tatto di e su l’artigianato ed il cibo, combinazione del sud del Mondo ed dell’economia solidale

Taverna: Raccolta eterogenea di cucina mediterranea, biologica ed EquoSolidale.

Puteca Letteraria : Un luogo dove chi viene accolto, incontra parole immerse nelle fragranze di vini, ricordo d’incontri d’osteria.

Tenda Tuareg : L’oasi dove il deserto ferma i suoi viandanti, per offrirgli i prodotti raccolti da carovane di merci.

Casa Zafimaniry : Il tetto che copre i profumi delle spezie, al fine di disperderli nei sensi di chi entra.

Musica.... spettacoli... danze... magie...

giovedì 17 maggio 2007

dei canti orfici.....


Dei canti orfici, dei treni e sull’inutilità della puntualità

«Crepuscolo mediterraneo perpetuato di voci che nella sera si esaltano, di lampade che si accendono,chi t'inscenò nel cielo più vasta più ardente del sole notturna estate mediterranea? Chi può dirsi felice che non vide le tue piazze felici, i vichi dove ancora in alto battaglia glorioso il lungo giorno in fantasmi d'oro?» Dino Campana, Crepuscolo Mediterraneo.


A volte perderli i treni serve, per ridicolizzare il nostro concetto di tempo, di efficienza, di frenesia.

Ieri Terry ed io abbiamo visto partire il nostro intercity dalla banchina, sì che eravamo in stazione da almeno venti minuti a guardarci intorno, sbocconcellando panini, soffermandoci a notare particolari inutili.

Così il nostro treno è partito con una puntualità svizzera, deciso e veloce verso la sua meta: la puntualità…Ma senza di noi sopra! E l’abbiamo visto allontanarsi a rallentatore come in un vecchio film in bianco e nero..

L’universo però macchina per la nostra felicità, così la sorpresa è stata di aver perso quel treno con un sacco di altra gente..Forse la stazione di Firenze ieri aveva un forza magnetica particolare, tanto da non voler far allontanare dai suoi atrii i passeggeri..E quando ha permesso (la Stazione n.d.r.) di essere lasciata, sul nuovo Treno si respirava un vero caos ma una umana convivialità.

Ma cosa c’azzeccano tutte queste riflessioni con Tuttaunaltracosa?!!

E’ che poi è nata una possibile collaborazione artistica per la Fiera ( tra i noi passeggeri ‘’senza il posto fisso’’), un ridere scrosciante ed una testata indimenticabile (che tutto in questo blog non si può spiegare, libero arbitrio in libera immaginazione). Aspettatevi la Fiera più stupefacente del mondo!

lunedì 7 maggio 2007

salento... lu sole, lu mare, lu ientu


ogni viaggio verso sud,
ogni volta che scendiamo in salento,
amiamo di più questa terra...
arsa dal sole
profumata dal mare
battuta dal vento....

la sua gente, accogliente, ospitale, disponibile...

sarà una fiera diversa,
avvolgente,
piena di luci,
piena di colori,
piena di profumi....

e per noi un esperienza unica e indimenticabile
in una terra che ci accoglie e ci accarezza ogni giorno di più.

mercoledì 2 maggio 2007

Non essere mai come quelle navi...


Non essere come quelle navi che arrugginiscono nel porto,
per paura che le correnti troppo forti
non le portino lontano,
per questo non vogliono mai rischiare
una vela in mare aperto

non essere come quelle navi che dimenticano di partire
Hanno paura del mare a forza di invecchiare
e le onde non le hanno mai travolte.
Il loro viaggio è terminato prima di iniziare

Non essere mai come quelle navi talmente incatenate
Da crearsi l’illusione di sapere come liberarsi
Conosco delle navi che restano ad ondeggiare nel porto
Per essere veramente sicure di non essere rovesciate dalle onde.

Sii come quelle navi che non hanno mai finito di
Ripartire di nuovo ogni giorno della loro vita
E non temono di lanciarsi in avanti, fianco a fianco
Con il rischio di affondare

Sii come quelle navi che ritornano al porto lacerate
da tutte le parti, ma più esperte e forti che mai…
Conosco delle navi strapiene di sole dopo aver condiviso
Degli anni di meraviglie

Sii come quelle navi che ritornano sempre dopo aver navigato,
fino al loro ultimo giorno
sempre pronte a spiegare le loro ali di giganti
perché hanno un cuore grande come l'oceano

(Jaques Brel)


sabato 28 aprile 2007

che ne dite se.....


ieri mi ha telefonato un amico e mi ha proposto di organizzare alla fiera un raduno di camperisti...

mi è sembrata una proposta curiosa all'inizio...

ma divertente....

che dite ci proviamo?

vogliamo essere invasi da un esercito di
camperisti?

venerdì 27 aprile 2007

Bois Rose


peperoncino rosso forte piccante...

pepe rosa dolce profumato...

zafferano giallo polvere magica...

cannella piccola corteccia

aromatica...

i colori delle spezie...

ci accompagnano in questo

camminare verso Tuttaunaltracosa

colorano i nostri passi come

coloreranno la fiera... UN EDIZIONE STRANA... che vuole coinvolgere, avvolgere,

circondare.... che vuole riempirci di suggestioni e pensieri, che vuole raccontarci il nostro

essere Equi e Solidali nel sentire e non solo nel fare.


giovedì 26 aprile 2007

PALLONASIA


Parma 2005 : in cantiere un fumetto sul commercio equo...

Milano 2006: ecco a voi Cioccolafrica...


Natale 2006: esce Pallonasia...

Galatina 2007: vi presenteremo il 3° volume...

ci sarà con noi Fogliazza il nostro fumettaro un mago

con la matita....

che ha saputo cogliere e interpretare il senso più

profondo del commercio equo e solidale....

il nostro Grazie a GianLuca per il suo lavoro

sabato 21 aprile 2007

EstEtica del Fair Trade


" ...Se ti dico che la Città cui tende il mio viaggio

è discontinua nello spazio e nel tempo,

ora più rada ora più densa, tu non devi

credere che si possa smettere di cercarla.

Forse mentre noi parliamo sta già affiorando..."

I.Calvino, le Città Invisibili



Come l’atlante del Gran Kan contiene le carte delle terre promesse, visitate nel pensiero ma non ancora scoperte o fondate, così il viaggio nelle terre dell’Oriente e del Mediterraneo contiene terre e spazi inesistenti, manifestazioni embrionali di architetture in metamorfosi.

Una di queste “terre del domani” si chiamerà “mondo-equo” un progetto che nasce per far pensare, per criticare, per contraddire.

Un’ immagine in deframmentazione ispirata ai controsensi degli spazi di confine, luogo emarginato, spazio di nessuno; inesistente ma che appartiene ad ognuno di noi.

La sua forma come fosse materia organica, metabolizzando spazi vuoti, si modifica, si accresce e poi scompare.

E’ uno spazio della precariètà e in esso tutto ha senso in quanto temporanea manifestazione.

La sua materia è scarto, oggetti che nessuno vuole, composti e assemblati ad arte diventano l’involucro di un contenitore icona di un mondo del paradosso.

Un progetto di www.arquadro.it

[Arch]2

Dante Antonucci x Laura Crognale

giovedì 19 aprile 2007

Ciao a tutti


Vorremmo ricordare a tutti,

ma proprio a tutti che aspettiamo le

ultime iscrizioni.... ragazzi fatevi

sentire o rimarrete senza spazio

all'edizione di Tuttaunaltracosa più a

sud mai realizzata...

Ne siete consapevoli?

Vi aspettiamo, Bacioni

mercoledì 18 aprile 2007

VADEMECUM PER SUPERARE LO STRESS

VADEMECUM PER SUPERARE LO STRESS

DA ALLESTIMENTO STAND IN FIERA

Cari bottegai,

vi proponiamo un vademecum ricco di suggerimenti interessanti (curato da un Magister estetico che non vi riveleremo..ma che forse potrete indovinare seguendo alcuni indizi della guida) per superare di slancio la difficile prova di organizzare uno stand a Tuttaunaltracosa 2007 (per alcuni di voi, presenti a Milano e a Lecce, la fatica sarà perfino doppia!).

NUMERO 1: FATEVI UNA DOMANDA, DATEVI UNA RISPOSTA.

RIFLESSIONE SULLA FINALITA’ DEL PARTECIPARE ALLA FIERA.!

Sedersi comodi, accendersi una sigaretta, versarsi un bicchiere di vino (magari un Negramaro che aiuta ad entrare nel giusto umore..) e porsi l’annosa prima domanda:

‘’Con quale obiettivo la mia bottega /centrale partecipa a Tuttaunaltracosa?’’

Suggerimenti: Stabilire gli obiettivi di visual merchandising e di vendita /informazione tipo ……informare,suggerire,promuovere e persuadere all’acquisto

La priorità Primo compromesso da fare tra le cose che si portano (*) e le

richieste dei clienti (**) …..ovvero la scelta tra fare uno stand bello ma che non vende o uno stand che vende ma non comunica, seduce, piace…….

Saper scegliere con attenzione: il numero degli articoli ( mai un assortimento casuale of corse!) punto focale ( si tende a destra…purtroppo ) sistema d’offerta (offerte sovraffollate producono percezioni di articoli non sempre omogenei ) accessori e decorazioni ( vedi sotto ) illuminazione ( triste negli stand) geometrie espositive ( isole o moduli a scaffale ? )

Parole chiave:

*ottimizzare la redditività degli spazi acquistati, razionalizzare il magazzino e le scorte/spazio furgone, scelta di rappresentare la propria identità

**risparmiare , scegliere tra le emozioni dei prodotti, perdere tempo passare ascoltare chiacchierare, trarre informazione e piacere dall’acquisto

NUMERO 2: USCIRE DAL TUNNEL DELLO STAND.

Bottegai architetti per un giorno per progettare i loro stand.

Una volta raccolte le idee e rinunciato all’ipotesi di trasferire l’intera bottega in Fiera e selezionati i progetti che meglio si adeguano al pubblico dell’evento è ora di chiedersi come esporre!

  • Uno stand con la sua identità:

Scegliere un ….Filo conduttore per lo spazio d’allestimento, una modalità di esposizione chiara e stimolante dei prodotti Che sa di spezie , di mare ,emozioni, di vie della seta, luoghi e suggestioni di oriente ,passione, alchimia, colori, musica , teatro.

Gli amici dell’allestimento: barattoli,musica,display, frutta, colori, immagini…..

  • E’ utile determinare : il nome dello stand ( non il nome del negozio ) da un punto di vista emotivo – sensoriale e una volta allestito vedere se coincide con l’idea iniziale.

Aiutano nella percezione dell’identità:l’utilizzo dei colori : quanti prodotti per quanti colori, uso combinato dei cromatismi dei prodotti combinato con gli accessori e i display

  • La divisione degli spazi: Layout adottato : potrebbe non contenere moduli a griglia ma “isole di utopia” o l’ “isola che non c’è” con cartelloni a lavagna e scritte sui muri

NUMERO TRE: ABRACADABRA SE FOSSI TU IL VISITATORE?

Chiedersi sempre: quale sarà il livello di comfort, emozione e comunicazione che restituisco al mio cliente,consumatore equo? Quale sarà la sua percezione e quali sono gli stimoli che posso adottare per consentirgli di visitare lo stand, apprezzare il progetto e il prodotto? Lo spazio presentato è solo funzionale alle logiche dell’offerta, o posso renderlo adatto al costruire una relazione?

Ricordarsi che:

- la prima impressione influenza la scelta del viaggiatrore di concludere subito la visita o visionare e accettare le suggestioni degli spazi, gli incanti dei prodotti esposti, i magnetismi dei progetti raccontati.

- gli uomini sono spesso trascinati nelle fiere ,sono pigri e sarebbe utile andar loro incontro con qualche arguzia, trovare uno “spazio al maschile” nella zona vendita di solito pensata più al femminile.

- Il “bello” e il “buono” sono caratteri e canoni prima di tutto etici oltre che estetici. Abbiamo quindi una responsabilità estetica, espositiva, creativa e materiale nei confronti dei produttori, dei clienti, della nostra bottega.

NUMERO QUATTRO: IL NEGRAMARO HA FATTO EFFETTO..

Basta consigli pensati, il panico è passato e il negramaro sta facendo il suo utilissimo lavoro di ampliamento delle percezioni sensoriali..E così a Tuttaunaltracosa 2007 il vostro non sarà più uno stand ma

una spazio che…


Se fosse ……..Parola

Lascia e fa lasciare qualche cosa al viaggiatore – consum-attore. Non è un magazzino di merci ma un magazzino di idee da prendere e da lasciare . E’ un avviso di : BARATTO in corso tra cuore e mente.

Troppo criptico?


Cosa mettere in evidenza o come interagire: messaggi-idee da lasciare dentro ad una bottiglia? pensieri da scrivere nel libro- visita- stand ?, …ma forse fa troppo albergo!

Allora timbrate ( sulla mano o dove volete ) i clienti – amici visitatori con dei cuori di legno ( tipo block printing) o chiedete di lasciare un commento al registratore o fatevi firmare lo stand su carta da pacchi . Oppure…. Niente: va bene lo stesso.

Note e perle di saggezza : Filosofie zen a parte regalate comunque la “poesia” della parola non detta, non scritta del vostro spazio-progetto al vostro visitatore, amico, cliente.


Idee per dividere le aree o lo spazio interno : potrebbero essere le vie ..del mango e pepe, zenzero e cannella, silk and soia,

ci sarebbe spazio per : un diario , una poesia , un libro per gli ospiti, un messaggio dentro ad una bottiglia , libri e giornali e bussole


se fosse ……un occasione d’uso e stile di vita

Lo spazio diventa e viene pensato più come un “retrobottega culturale” ( schede progetto, riviste, libri, informa-informa, circolari, cartellonistica, foto denuncia, foto progetto , etc etc) lo schema di costruzione segue un linguaggio più conforme ad idee – stile di vita comuni - impegnati.

Impianto espositivo rivolto ai nostri clienti più idealisti, movimentisti, radical chic , “spirito del missionario”, fotografo-reporter .

Si tende ad : …esagerare tante volte nei contenuti, nella esposizione dei valori aggiunti.

Ma dati gli intenti di tipo creativo potremo comunque “spezzare” lo stand-biblioteca con tavole composte dai prodotti proposti assieme a piccoli strumenti di comunicazione ( cartelli lavagna, cornici ) da utilizzare.

Perché non provare aree – scaffali denominati

1) area/prodotto da meditazione (ci sono i vini da meditazione e anche i prodotti (o i progetti) su cui meditare che significa offrire degustazioni sensoriali-olfattive-gastronomiche ) !

2) area/Prodotti da campagna

3) area/ prodotti per le città… ( in senso solidale ,biologica,alternativa etc)

3)area/prodotti da compagnia ( non cani mi raccomando )

4)area tutta per gli amici

5) area/prodotti per le lauree – cerimoniali -battestimi

Se fosse …….. un odore:


1) E’uno spazio alchemico -officina dei sensi. Prevale su tutto l’aroma.

per terra trovo : arance essiccate e chiodi di garofano e bacchette di cannella mescolate in sabbia di mare ( tanta ) , mandala di spezie, pout purri di fiori,

si vedono : bottiglie d’ acqua colorata in olio essenziale ,incenso in grani, saponi, corteccia d’albero e conchiglie .

si sentono : le onde

Se fosse… un elemento d’acqua

Esporremo i prodotti su tavoli fatti con :piccole vaschette acquario ( con i pesci rossi dentro) e cristalli appoggiati sopra .

LO STAND potrebbe contenere una piscina, una fontana dove gettare la mitica monetina dei sogni e delle attese, incassi a devolvere…of course! Ma potrebbe anche essere una vela che percorre le acque… un onda che avvolge e accarezza…. Una tempesta che scuote l’anima…

Se fosse un luogo/continente

Avrebbe il fascino di…. Riguardate le foto dei vostri viaggi, prendete spunto dalle forme i colori gli oggetti acquistati. Componete lo stand pensando alla cartolina emotiva che avete riaperto, potrebbero esserci delle sorprese, dei colpi di fulmine.

Provate a preparare cartoline da regalare, foto dei produttori, immagini dei paesi in cui volete condurre i vostri visitatori…. Perché di questo viaggio resti la memoria.

più sensi insieme ( ascolta,guarda,tocca,parla )

fate un copia/ incolla/ modifica delle idee e cose che abbiamo suggerito , forse vale la pena di

…..SPERIMENTARE!

Si poteva dire tutto in due parole ovvero :

pensa uno spazio, scrivi un colore, ascolta la sua musica, odora di…, è fatto con…., lo illumino come…


conclusione : la bottiglia è andata !


Valeva la pena di tentare , di cercare e creare qualche cosa di nuovo . Siamo tanti,diversi . Buon lavoro
!