giovedì 17 maggio 2007

dei canti orfici.....


Dei canti orfici, dei treni e sull’inutilità della puntualità

«Crepuscolo mediterraneo perpetuato di voci che nella sera si esaltano, di lampade che si accendono,chi t'inscenò nel cielo più vasta più ardente del sole notturna estate mediterranea? Chi può dirsi felice che non vide le tue piazze felici, i vichi dove ancora in alto battaglia glorioso il lungo giorno in fantasmi d'oro?» Dino Campana, Crepuscolo Mediterraneo.


A volte perderli i treni serve, per ridicolizzare il nostro concetto di tempo, di efficienza, di frenesia.

Ieri Terry ed io abbiamo visto partire il nostro intercity dalla banchina, sì che eravamo in stazione da almeno venti minuti a guardarci intorno, sbocconcellando panini, soffermandoci a notare particolari inutili.

Così il nostro treno è partito con una puntualità svizzera, deciso e veloce verso la sua meta: la puntualità…Ma senza di noi sopra! E l’abbiamo visto allontanarsi a rallentatore come in un vecchio film in bianco e nero..

L’universo però macchina per la nostra felicità, così la sorpresa è stata di aver perso quel treno con un sacco di altra gente..Forse la stazione di Firenze ieri aveva un forza magnetica particolare, tanto da non voler far allontanare dai suoi atrii i passeggeri..E quando ha permesso (la Stazione n.d.r.) di essere lasciata, sul nuovo Treno si respirava un vero caos ma una umana convivialità.

Ma cosa c’azzeccano tutte queste riflessioni con Tuttaunaltracosa?!!

E’ che poi è nata una possibile collaborazione artistica per la Fiera ( tra i noi passeggeri ‘’senza il posto fisso’’), un ridere scrosciante ed una testata indimenticabile (che tutto in questo blog non si può spiegare, libero arbitrio in libera immaginazione). Aspettatevi la Fiera più stupefacente del mondo!

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